Ci si chiedeva di coordinare tre campagne diverse sulle celebrazioni delle più importanti ricorrenze civili del nostro Paese - il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno - nell’ottica di uno stesso percorso culturale e storico che rende questi appuntamenti come fondanti e basilari della nostra Repubblica. Le tre campagne le abbiamo intese come un unico “fusto” dal quale si diramano nelle loro peculiarità. Partire dalle prime parole della nostra Costituzione, che chiudono in sè i tre termini fondanti e le prospettive dello Stato democratico: la patria per la quale hanno combattuto i partigiani, il lavoro come vero motore della nazione, la repubblica come organizzazione statale che meglio interpreta le aspirazioni democratiche e d’uguaglianza della popolazione.
L’idea è stata quella di stampare tre manifesti distinti partendo da un unica matrice visiva, descrivendo così delle porzioni della stessa, così come le tre date che celebriamo col loro portato sono tre colonne distinte di un unico edificio, quello della Repubblica Italiana e della nostra convivenza, rappresentata anche visivamente dall’uso del tricolore.
Oggi, futuro di ieri.